SERGIO BAMBARÉN, LO SCRITTORE-AMBIENTALISTA CHE VUOLE GUARIRE LA TERRA MALATA, ARRIVA IN PUGLIA: SARÀ OSPITE DI UNA TAPPA DEL FESTIVAL “MARE D’INCHIOSTRO” ALLA VEDETTA DEL MEDITERRANEO A GIOVINAZZO GIOVEDÌ SERA 5 SETTEMBRE ALLE ORE 20
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“Mare d’inchiostro”, il festival della letteratura del mare organizzato in Puglia da Vedetta del Mediterraneo riprende il suo cammino con lo scrittore e ambientalista Sergio Bambarén, esperto surfista famoso nel mondo per le sue battaglie ecologiste in difesa degli oceani e di ogni specie vivente nel mare.
Vicepresidente dell’organizzazione ecologica “Mundo azul (Blue world)”, Bambarén ha scritto numerosi libri, tra cui “Il Delfino” (tradotto in 40 lingue, per Sperling & Kupfer nel 1992), “Beati i sognatori” e “La luce sull’altra riva del fiume”.
E’ imminente la pubblicazione del suo ultimo libro, la cui presentazione in Italia è prevista per la prossima primavera.
Sergio Bambarén, uno dei più famosi scrittori al mondo impegnati per la salvaguardia del pianeta, l’autore che ha fatto del “sogno” la colonna portante di tutti i suoi libri sarà il protagonista di un nuovo appuntamento del Festival itinerante “Mare d’inchiostro” realizzato con la partecipazione dell’associazione culturale “Donne in Corriera”.
L’evento si svolgerà nella sede della Vedetta sul Mediterraneo giovedì sera 5 settembre dalle ore 20. Dialoga con l’autore: Lucia Schiralli. Interverranno il professor Nicolò Carnimeo, presidente dell’ associazione organizzatrice di “Mare d’inchiostro” e docente del Diritto sulla Navigazione dell’Università di Bari; Cristina Piscitelli, assessora alla cultura del Comune di Giovinazzo e Maria Gabriella Caruso , Presidente dell’associazione “Donne in Corriera”.
In Puglia Bambarén presenta anche il trailer che racconta, con interviste agli autori e ai creativi, il film di animazione “Daniel Dolphin and the Guardians of the Ocean” (produzione Canada/Usa di Buck Productions e Silverlight Entertainment) realizzato sotto la direzione creativa di Kyle Jefferson (già direttore creativo della Dreamworks) in uscita nelle sale il prossimo anno. Si tratta del remake del primo film di animazione latinoamericano, ripreso da una major americana, di un film indipendente peruviano del 2009, basato sul romanzo best-seller di Sergio Bambarèn.
Non solo libri e film: Bambarén continua in Puglia la sua marcia planetaria a difesa del Pianeta. “Prima di tutto dobbiamo amare la natura. Noi come singoli cittadini che amiamo la natura dobbiamo muoverci. Il punto di non ritorno e’ vicino: occorre intervenire subito. Quello che noi vediamo con la foresta pluviale in Amazzonia è l’esempio che il limite sta per essere superato”, ha dichiarato l’autore australiano, nato in Perù e vissuto molti anni negli Stati Uniti.
“Il nostro Festival si occupa anche di promozione della tutela dell’ambiente marino – ha sottolineato Nicolò Carnimeo – per questo abbiamo voluto invitare Bambarén che dalla nostra Vedetta a Giovinazzo lancerà un nuovo messaggio per la salvaguardia dei mari e, in particolare, delle nostre coste pugliesi”.
Gli eventi con Sergio Bambarén in Puglia sono stati promossi da Elena Pettinicchio dell’agenzia Experience Italy Tours Srl – “Lake Como Food Tours”.
Partner del Festival “Mare d’inchiostro” organizzato da Vedetta sul Mediterraneo sono il Dipartimento Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo, Società, Ambiente e Culture” dell’Università degli Studi di Bari e l’Istituto Tecnico Nautico Statale “Carnaro” di Brindisi più numerosi partner del cluster marittimo.
Altri partner istituzionali: Marina Militare, comando marittimo Taranto, Comune di Taranto; Comune di Giovinazzo, Comune di Gallipoli, Comune di Bari, Comune di Brindisi, Autorità di Sistema portuale mare Adriatico meridionale, Autorità di Sistema portuale mar Jonio, Assonautica Taranto, Mediateca regionale, Emys Gallipoli, Associazione Puglia e Mare Gallipoli, Capitaneria di Porto, ANMI Bari, Lega Navale Mola di Bari, Lega Navale Barletta, Mar di Levante Bari, WWF Levante Adriatico, IYFR – International Yachting Fellowship of Rotarians (Flotta Italia Sud Est) e MedReact.
Il Comitato scientifico è composto da Pino Aprile, Donatella Bianchi, Nicolò Carnimeo, Valentina Fortichiari, Fabio Fiori, Bjorn Larsson, Simone Perotti, Fabio Pozzo, Enrica Simonetti.
“DONNE DI MARE” AL FESTIVAL MARE D’INCHIOSTRO
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“DONNE DI MARE” AL FESTIVAL MARE D’INCHIOSTRO – edizione 2019
Evento finale 14 giugno 2019, ore 20, Monastero Santa Chiara – Brindisi organizzato dall’associazione “Vedetta sul Mediterraneo” in collaborazione con l’organizzazione della Regata Internazionale “Brindisi-Corfù”- Ingresso gratuito
Le onde, i venti e le imprese di tanti uomini coraggiosi lambiscono da sempre le pagine dei libri che da anni “Mare d’inchiostro” presenta nelle piazze, nelle librerie e nelle scuole della Puglia.
LE DONNE E IL MARE
Questa volta, però, ad essere protagoniste, oltre alle stesse onde e venti, saranno le donne. ”Mare d’inchiostro”, il Festival organizzato dai giornalisti Nicolò Carnimeo e Fabio Pozzo, dedica infatti una serata alle “Donne di Mare” , il 14 giugno prossimo dalle ore 20 nel Monastero di Santa Chiara, nell’ambito delle iniziative della 34esima Regata Internazionale “Brindisi-Corfù”. Ospiti della seconda edizione di “Mare d’inchiostro” saranno la velista Francesca Clapcich e l’apneista Patrizia Maiorca. Ci sarà anche un uomo, il campione di tuffi da grandi altezze Alessandro De Rose, il quale torna a “Mare d’inchiostro” dopo la partecipazione all’edizione dello scorso anno ma per parlarci anche del ruolo che riveste la fidanzata e allenatrice Nicole Belsasso nella sua carriera sportiva. Interverrà inoltre “a distanza” Federica Brignone, campionessa di sci, terza italiana più vincente di sempre nella Coppa del Mondo con 28 podii, ambassador di One Ocean Foundation dello Yacht Club Costa Smeralda e ideatrice del progetto Traiettorie liquide.
“Dopo l’edizione 2018 dedicata al mare e l’avventura nel 2019 il tema è Le donne e il Mare per dimostrare che le donne non sono comprimarie. Anzi, abbiamo iniziato a scoprire ruoli e passioni di tante protagoniste già nell’evento del 9 marzo scorso organizzato al Castello Svevo di Bari, sottolinea Nicolo Carnimeo, presidente di Vedetta sul Mediterraneo.
Per tutte le donne protagoniste del Festival il mare è soprattutto luogo dell’anima, all’interno del quale hanno riposto sogni, speranze, paure, nostalgie, sconfitte, vittorie. Insomma, il mare è un pezzo importante delle loro vite: professionali, sportive, personali.
Francesca Clapcich, triestina, velista, azzurra delle classi olimpiche, che l’hanno vista partecipare ai Giochi di Londra 2012 nella classe Laser e a quelli di Rio de Janeiro 2016 nel 49er Fx in duo con Giulia Conti, è una delle 23 donne e l’unica italiana ad aver partecipato alla Volvo Ocean Race, il giro del globo a vela in equipaggio a tappe (2017/’18). Ha gareggiato a bordo del team “Turn the tide on plastic” della skipper britannica ma di origini italiane Dee Caffari, che ha concluso la circumnavigazione del globo in settima posizione e che ha promosso i valori della sostenibilità ambientale durante la competizione.
Patrizia Maiorca, siciliana, figlia dell’indimenticato Enzo e lei stessa campionessa mondiale di apnea, è strenua fautrice di una “decrescita felice” per la salvezza del mare. La signora degli abissi è impegnata da anni con il Consorzio Plemmirio, che gestisce l’area marina protetta del Siracusano, in battaglie contro la pesca di frodo e per la tutela delle coste minacciate dalla speculazione edilizia.
Nicole Belsasso, triestina, è famiglia e lavoro per il campione di tuffi da grandi altezze Alessandro De Rose: insieme hanno portato per la prima volta sul podio l’Italia nel circuito delle Red Bull Cliff Diving World Series. Nicole è la fidanzata e l’allenatrice di De Rose, suo punto di riferimento nella vita e nello sport.
Federica Brignone, milanese, bronzo olimpico ai Giochi di Pyeonchang 2018 nello slalon gigante, argento ai Mondiali di Garmisch-Partenkirchen 2011 sempre nel gigante, 28 podii nella Coppa del mondo tra cui 10 vittorie (2 in supergigante, 5 in slalom gigante, 3 in combinata), a metà giugno sarà impegnata negli allenamenti e non potrà raggiungere la Puglia, ma sarà comunque presente alla rassegna intervenendo a distanza, con un videomessaggio in cui parlerà del suo impegno per il mare, come ambasciatrice di One Ocean Foundation e come ideatrice del progetto Traiettorie Liquide, iniziativa che ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della lotta all’inquinamento marino e sul valore dell’acqua come risorsa limitata. Da due anni Brignone scia anche nel grande blu: si immerge in acqua in tenuta da gara (con sci, casco, scarponi e bastoni) per documentare, attraverso le foto di Giuseppe La Spada, come la concentrazione di plastiche nei mari stia mettendo in pericolo l’habitat marino, i suoi abitanti e di conseguenza anche l’essere umano. Le foto e il video – scaricabili al link https://www.dropbox.com/sh/b8l53z7tazw5on5/AAAlqq2CguIjobIDbmHvM1Hca?dl=0
– mirano a trasmettere il grande senso di claustrofobia e soffocamento provato da Federica durante le sue immersioni, immedesimandosi nelle creature del mare.
PREMIO “DONNE DI MARE”
Altre tre donne, pugliesi, saranno protagoniste dell’evento: sono le primi vincitrici del Premio “Donne di Mare”: Enrica Simonetti, giornalista e scrittrice; Clara Bianco, dirigente scolastica dell’Istituto Nautico e Aeronautico di Brindisi e Antonella Scarciglia, comandante del rimorchiatore Asmara della flotta Barretta.
PREMIO PER LE SCUOLE “NOI E IL MARE”
Buoni libro del valore di 200 euro e attestati saranno consegnati agli studenti delle scuole secondarie di primo e di secondo grado vincitori del concorso artistico-letterario curato da Lucia Schiralli. Saranno premiate le migliori opere inedite di narrativa e fotografia sul rapporto dell’uomo con il mare.
APPUNTAMENTO A BRINDISI IL 14 GIUGNO ALLE 20
Le donne e il mare, dunque. Sono sette donne creatrici di storia. Sono sette storie da scoprire insieme al Festival “Mare d’inchiostro” 2019: ingresso libero il 14 giugno alle 20 nel Monastero di Santa Chiara a Brindisi.
Partner del Festival “Mare d’inchiostro” organizzato da Vedetta sul Mediterraneo sono il Dipartimento Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo, Società, Ambiente e Culture” dell’Università degli Studi di Bari e l’Istituto Tecnico Nautico Statale “Carnaro” di Brindisi più numerosi partner del cluster marittimo.
Altri partner istituzionali: Marina Militare, comando marittimo Taranto, Comune di Taranto; Comune di Giovinazzo, Comune di Gallipoli, Comune di Bari, Comune di Brindisi, Autorità di Sistema portuale mare Adriatico meridionale, Autorità di Sistema portuale mar Jonio, Assonautica Taranto, Mediateca regionale, Emys Gallipoli, Associazione Puglia e Mare Gallipoli, Capitaneria di Porto, ANMI Bari, Lega Navale Mola di Bari, Lega Navale Barletta, Mar di Levante Bari, WWF Levante Adriatico, IYFR – International Yachting Fellowship of Rotarians (Flotta Italia Sud Est) e MedReact.
Il Comitato scientifico è composto da Pino Aprile, Donatella Bianchi, Nicolò Carnimeo, Valentina Fortichiari, Fabio Fiori, Bjorn Larsson, Simone Perotti, Fabio Pozzo, Enrica Simonetti.
LE FOTO DELLE PARTECIPANTI E DELLE PREMIATE Gallery
Info: www.vedettasulmediterraneo.it e sulla pagina Facebook e Twitter
LA STORIA DI OLE EVINRUDE, L'INVENTORE DEL MOTORE NAUTICO FUORIBORDO A "MARE DI INCHIOSTRO"
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Tre tappe per presentare il suo libro e incontri nelle scuole pugliesi: il festival “Mare d’inchiostro” organizzato da Vedetta sul Mediterraneo mercoledì 22 e giovedì 23 maggio ospita Luca Berretta.
L’architetto-scrittore, autore de “Il Signor Ole” (Minerva Edizioni) per due giorni sarà il protagonista di un viaggio parole e onde a Bari e Trani.
Il racconto, nasce da fatti realmente accaduti in America nei primi anni del Novecento. Ole Evinrude e Bess sono i principali protagonisti: la loro storia romanzata è molto vicina alla realtà. Una relazione quella di Ole e Bess nata grazie a un gelato squagliato. Il norvegese Ole è capace di inseguire un ideale e un’esistenza libera, Bess da subito ha creduto nelle idee vincenti del talentuoso marito. L’avventurosa storia d’amore si intreccia con il racconto di imprenditoria. Il determinato Ole, figlio di contadini, appassionato di libri e di studi, industriale ante litteram, cambierà per sempre la nautica del mondo progettando il primo motore fuoribordo. Bess diventa la prima insostituibile fan delle invenzioni di Ole: gli resta accanto in ogni istante, lo sostiene nei momenti più difficili, lo aiuta assumendo un ruolo fondamentale nella commercializzazione del motore. Ma troverà anche tempo e forza per non restare nell’ombra del marito che anche grazie a lei è riuscito a cambiare per sempre la storia della nautica da diporto mondiale. Bess, pur avendo studiato per fare la segretaria d’azienda, diventerà una delle prime donne al mondo esperte di marketing.
“Il Signor Ole” sarà presentato mercoledì 22 maggio alle 20 al Circolo della Vela di Bari (introduce Giuseppe Russo, presenta Nicolò Carnimeo) e giovedì 23 maggio alle 18,30 alla Lega Navale -Molo Sant’Antonio di Trani (introducono Vittorio Tolomeo e Tina Ottavino, presenta Giuseppe Dimiccoli).
Giovedì mattina lo scrittore Luca Berretta incontrerà gli studenti della scuola media Santomauro di Bari.
“Ho scritto questo libro perché ho pensato che scrivere è un po’ come costruire, le parole in questo caso sono i materiali che lentamente compongono l’edificio. Nel romanzo il flusso dei pensieri, le necessità, le emozioni compongono uno spazio fisico che appartiene alle parole. L’edificio si costruisce con i mattoni e il romanzo si costruisce con le immagini attraverso le parole. Nel primo sono luoghi fisici nel secondo sono luoghi immaginari”, ha dichiarato lo scrittore.
LUCA BERRETTA è architetto: dal 1980, lavora nel campo dell’edilizia e dell’interior design. Ha conseguito molti riconoscimenti in ambito professionale partecipando a concorsi nazionali e internazionali. Nel suo studio romano si occupa principalmente di progetti residenziali e, negli ultimi anni, si è dedicato alla progettazione di sale cinematografiche. Nel romanzo d’esordio Il Signor Ole trasferisce la sua smisurata passione per il mare e la curiosità per quelle persone che hanno sempre inseguito con coraggio e determinazione un sogno.
Continua – tra onde e parole – il viaggio di “Mare d’inchiostro”. Nella seconda edizione del Festival “Mare d’inchiostro” organizzato da Vedetta sul Mediterraneo con la direzione artistica della coppia di giornalisti Nicolò Carnimeo e Fabio Pozzo, ci saranno grandi ritorni – primo fra tutti quello del tuffatore Alessandro De Rose – e ospiti nazionali e internazionali. Il 14 giugno la serata finale 2019 nell’ambito degli eventi della regata internazionale Brindisi-Corfù.
Partner del Festival “Mare d’inchiostro” sono il Dipartimento Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo, Società, Ambiente e Culture” dell’Università degli Studi di Bari e l’Istituto Tecnico Nautico Statale “Carnaro” di Brindisi più numerosi partner del cluster marittimo.
Altri partner istituzionali: Marina Militare, comando marittimo Taranto, Comune di Taranto; Comune di Giovinazzo, Comune di Gallipoli, Comune di Bari, Comune di Brindisi, Autorità di Sistema portuale mare Adriatico meridionale, Autorità di Sistema portuale mar Jonio, Assonautica Taranto, Mediateca regionale, Emys Gallipoli, Associazione Puglia e Mare Gallipoli, Capitaneria di Porto, Anmi Bari, Lega Navale Mola di Bari, Lega Navale Barletta, Mar di Levante Bari, Wwf Levante Adriatico, Iyfr – International Yachting Fellowship of Rotarians (Flotta Italia Sud Est) e MedReact.
Il Comitato scientifico è composto da Pino Aprile, Donatella Bianchi, Nicolò Carnimeo, Valentina Fortichiari, Fabio Fiori, Bjorn Larsson, Simone Perotti, Fabio Pozzo, Enrica Simonetti.
IL FESTIVAL “MARE D’INCHIOSTRO” OSPITA FABIO FIORI GIROVAGO SLOW A PIEDI, IN BICI E IN BARCA A VELA: IN PUGLIA DAL 4 AL 6 MAGGIO PER RACCONTARSI A STUDENTI E APPASSIONATI DEL MARE.
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Il Festival “Mare d’inchiostro” continua la sua marcia tra onde e cultura grazie alla partecipazione di esperti e scrittori ospitati in Puglia dall’associazione “Vedetta sul Mediterraneo”.
Dal 4 al 6 maggio sarà ospite il marinaio scrittore Fabio Fiori, girovago per acque e per terre: fin da bambino va a remi e a vela, a piedi e a pedali. Sempre senza fretta, certo che i venti e le onde, la pioggia e la neve, siano piccoli inconvenienti meteorologici e grandi convenienti esperienze. Vagabondando in lungo e in largo per il Mediterraneo ha incontrato pescatori, contadini e pastori, marinai, viandanti e pellegrini, condividendo con loro il pane, il vino e i racconti.
Fabio Fiori in Puglia sarà impegnato in educational tour nelle scuole aderenti al Festival “Mare d’inchiostro” e domenica 5 maggio alle 18,30 nella sede della Lega navale di Trani al Molo Sant’Antonio presenterà il suo ultimo libro (uscito ieri) “L’Odore del Mare – Piccoli viaggi lungo le rive mediterranee” (Ediciclo- Piccola filosofia di viaggio). Introducono: Vittorio Tolomeo e Tina Ottavino. Presenta la serata Nicolò Carnimeo, giornalista e docente di Diritto della Navigazione dell’Università di Bari, organizzatore di “Mare d’inchiostro”.
Domani pomeriggio Fabio Fiori insieme a Carnimeo sarà ospite della manifestazione “150 anni del guardiano del mare” dedicata al faro di San Cataldo di Bari, il faro più alto della Puglia: sessantadue metri d’altezza, una lampada che irradia tre lampi di luce in venti secondi, classe 1869.
“Il libro “L’odore del mare” – racconta Fiori – è un invito a riavvicinarsi al mare attraverso il cammino. E’ il diario del mio cammino nel Mediterraneo, da Marsiglia a Genova, da Venezia alla vostra Brindisi in questo meraviglioso porto adriatico con una storia millenaria”.
“Da anni viaggio slow per passione – aggiunge Fabio Fiori – Lo faccio a piedi, in bici o in barca a vela. Più divento grande, o forse, vecchio e più mi piace stare vicino al mare. Lo faccio camminando a riva. Oppure lo faccio in barca a vela, scegliendo barche sempre più piccole. Il mio motto è: barca minima, rotta massima. A Pasqua -aggiunge – ero nella vostra bella regione. Ho percorso in bici con un vento decisamente a sfavore l’anello che congiunge l’amatissimo Adriatico al meno conosciuto Jonio. Sono partito da Otranto ho raggiunto Leuca poi Gallipoli e infine sono tornato a Otranto. Un’esperienza indimenticabile”.
BREVE SINOSSI DEL LIBRO “L’ODORE DEL MARE”
Una conversazione intima e quotidiana con il mare, camminando sulle sue rive. Un esercizio fisico e spirituale, un’educazione della nostra sensibilità al ritmo delle onde. Chi ama il mare vuole ascoltarne la voce e vederne i colori. Ma vuole anche toccarlo, sentirne l’odore e, qualche volta, assaporare un po’ d’acqua salata. Andare a piedi sulla battigia, magari scalzi, regala tutti i piaceri del mare, soprattutto in autunno, inverno o primavera, anche sferzati dal vento e dalla pioggia, oppure d’estate all’alba o al tramonto nel rumoroso silenzio delle onde.
BREVE BIOGRAFIA DI FABIO FIORI
Fabio Fiori, grazie ai suoi viaggi a piedi, in bici e in barca ha scritto Un mare. Orizzonte adriatico (Diabasis, 2005), Abbecedario Adriatico. Natura e cultura delle due sponde (Diabasis, 2008), Vela libre. Idee e storie per veleggiare in libertà (Stampa Alternativa, 2012), Anemos. I venti del Mediterraneo (Mursia, 2012), Thalassa. Le acque del Mediterraneo (Mursia, 2014), Erba buona. Ricettario di un girovago (Stampa Alternativa, 2018), L’odore del mare. Piccole camminate lungo le rive mediterranee (Ediciclo, 2019). Altre storie sono diventate narrazioni orali trasmesse da Rai Radio Tre: Il nostro mare quotidiano (2011), Il vento scrive (2013), Oceano, Italia (2016), Bernard Moitessier (2016), Joshua Slocum (2016), Jacques-Yves Cousteau (2018). Da diversi anni è impegnato nel progetto Mare gratis. Info sul blog www.maregratis.blogspot.com.
Partner del Festival “Mare d’inchiostro” organizzato da Vedetta sul Mediterraneo con il patrocinio e il contributo della Regione Puglia sono il Dipartimento Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo, Società, Ambiente e Culture” dell’Università degli Studi di Bari e l’Istituto Tecnico Nautico Statale “Carnaro” di Brindisi più numerosi partner del cluster marittimo.
Altri partner istituzionali: Marina Militare, comando marittimo Taranto, Comune di Taranto; Comune di Giovinazzo, Comune di Gallipoli, Comune di Bari, Comune di Brindisi, Autorità di Sistema portuale mare Adriatico meridionale, Autorità di Sistema portuale mar Jonio, Assonautica Taranto, Mediateca regionale, Emys Gallipoli, Associazione Puglia e Mare Gallipoli, Capitaneria di Porto, ANMI Bari, Lega Navale Mola di Bari, Lega Navale Barletta, Mar di Levante Bari, WWF Levante Adriatico, IYFR – International Yachting Fellowship of Rotarians (Flotta Italia Sud Est) e MedReact.
Il Comitato scientifico è composto da Pino Aprile, Donatella Bianchi, Nicolò Carnimeo, Valentina Fortichiari, Fabio Fiori, Bjorn Larsson, Simone Perotti, Fabio Pozzo, Enrica Simonetti.
LA VELA CHE VINCE - AUDITORIUM CAMERA DI COMMERCIO (BARI)
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Incontro con rappresentanti regionali, locali ed esperti del settore per la salvaguardia del mare.
INCONTRO CON L'AUTORE GIOVANNI MALQUORI - GIOVINAZZO (BA) 31 MARZO E BARI 01 APRILE 2019
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MALQUORI: “HO FATTO IL GIRO DEL MONDO E HO TROVATO LA FELICITA’”
Il musicista-scrittore da domenica a martedì sarà in Puglia: due appuntamenti gratuiti aperti al pubblico ed educational tour nelle scuole per presentare il suo diario di bordo e raccontare la sua incredibile avventura, da Ponza alla Polinesia.
Quello di Giovanni Malquori è un sogno realizzato. Ma non è un sogno come quello di tanti altri che a un certo punto della loro vita mollano tutto e vanno per mare alla ricerca della felicità. E’ un’impresa decisamente più difficile: un viaggio a tappe in equilibrio con il resto della vita. Un’indimenticabile avventura di conciliazione tra sogni e realtà che ha coinvolto anche i due figli Pietro e Carlotta che – fortunati loro – a soli dieci e dodici anni hanno vissuto per lunghi periodi tra aragoste, squali, noci di cocco, barriere coralline piene di pesci, spiagge meravigliose e cascate nelle foreste.
Il musicista con la sua barca a vela Papayaga, una Alpa 11.50 ha deciso di fare il giro del mondo a tappe, da Anzio alle isole Marchesi, il sogno della vita. “Ho trovato la felicità grazie alle emozioni”, ha detto. Un sogno raccontato nel libro “Il sogno sostenibile: Da Ponza alla Polinesia” (Il Frangente) primo classificato della sezione narrativa al Premio Marincovich 2018. Il diario di bordo sarà presentato il 31 marzo alle 17,30 alla Vedetta sul Mediterraneo dal giornalista Nicolò Carnimeo. Il primo aprile replica alla darsena della scuola di vela “A vele spiegate”- ” (Strada Porto Nuovo al Porto di Bari, entrata Varco della Vittoria) alle ore 20. Presenta Francesco Lorusso.
La vera sfida di Malquori, dunque, è stata quella di comprendere quando era il momento di tornare alla terraferma, dimostrando, così, che non è necessario compiere scelte estreme, ma che si possono trovare possibili equilibri senza tradire i propri sogni. Un’esperienza che lo stesso autore racconta così:
“Ho due bambini che adoro e non mi sono mai piaciuti quei personaggi che mollano tutto per vivere il proprio sogno. No, non avrei mai voluto essere il figlio di Moitessier (il famosissimo navigatore solitario francese). Nessun atollo può sostituire il sorriso di un figlio e nessuna navigazione può eguagliare la soddisfazione di aver fatto bene il lavoro di padre, ma se avessi rinunciato al sogno riuscirei comunque ad essere un buon padre? Non volevo fuggire da nulla e nessuno. Un sogno si costruisce con fatica, con dedizione tenendo presente tutti i fattori che compongono la vita, compreso il lavoro. La vera impresa è stata rimanere un uomo normale”.
Sono tanti i momenti vissuti dai due figli insieme al padre raccontati nel libro. Due tra tutti: si sono lanciati dal pontile di Port Royal e hanno ispezionato tutte le scenografie (erano ancora sul posto) di “Pirati dei caraibi” interpretata da Johnny Deep. Hanno visitato l’isola dove Jack Sparrow ed Elisabeth furono abbandonati da Barbossa e hanno cercato con cura la botola dove i pirati avevano nascosto il rum. A Malquori non è bastato far vivere ai propri figli la magia del set della seguitissima saga Disney ma ha lasciato nella botola del rum una bottiglia con una lettera scritta da lui. Un viaggio ricco non solo di scoperte con una trama costante: le emozioni.
Con Malquori riprendono gli educational tour iniziati nelle scuole e nelle librerie pugliesi nello scorso novembre per parlare di sicurezza e belle azioni che salvano il mare. Ora fino a maggio sono tre i nuovi educational tour: con Giovanni Malquori (dal 31 marzo al 2 aprile), Fabio Fiori, dal 4 al 6 maggio e Luca Berretta, dal 22 al 24 maggio.
Libri e personaggi che hanno i mari o l’oceano al centro delle loro vite, romanzi in cui il mare è protagonista assoluto. O che raccontano grandi avventure marine. E ancora: saggi e uomini e donne in cui spiagge, isole o abissi fanno da sfondo a storie di famiglia, di cambi di vita e di avventura. Nella seconda edizione del Festival “Mare d’inchiostro” organizzato da Vedetta sul Mediterraneo con la direzione artistica della coppia di giornalisti Nicolò Carnimeo e Fabio Pozzo, ci saranno grandi ritorni – primo fra tutti quello del tuffatore Alessandro De Rose – e ospiti nazionali e internazionali.
La navigazione della seconda edizione della rassegna continua. A maggio sveleremo il programma estivo del Festival ricco di eventi e personaggi che arriveranno in Puglia, per la prima volta.
BREVE BIO DEGLI AUTORI FABIO FIORI e LUCA BERRETTA
Fabio Fiori, ricercatore e insegnante, si occupa da oltre venti anni di biologia ed ecologia marina, collaborando anche con quotidiani e riviste. Ha pubblicato articoli scientifici su riviste nazionali e internazionali. Ha preso parte a progetti scientifici dedicati alla pesca e all’acquacoltura. Tra i suoi libri: Un mare. Orizzonte adriatico (Diabasis, 2005), Il mare nelle mani. Viaggio tra i lavoratori dell’Adriatico (Pazzini, 2007), Abbecedario Adriatico. Natura e cultura delle due sponde (Diabasis, 2008), Anemos. I venti del Mediterraneo (Mursia, 2012), Vela libre. Idee e storie per veleggiare in libertà (Stampa Alternativa, 2012). Thalassa. Le acque del Mediterraneo (Mursia, 2014). Alcuni suoi audiodocumentari sono stati trasmessi su Rai Radio Tre. Da diversi anni è impegnato nel progetto Mare gratis. Info sul blog www.maregratis.blogspot.com.
Luca Berretta architetto-scrittore nel suo romanzo Il Signor Ole, edizione Minerva, trasferisce la sua smisurata passione per il mare e la curiosità per quelle persone che hanno sempre inseguito con coraggio e determinazione un sogno Il racconto nasce da una storia realmente accaduta, Ole Evinrude è un giovane inventore norvegese che con la sua passione cambierà il proprio destino trascinando i suoi anni e l’amore per una donna, Bess, in una vita colma di emozioni, di cambiamenti improvvisi e incredibili speranze. Il signor Ole è il suo primo romanzo.
Partner del Festival “Mare d’inchiostro” organizzato da Vedetta sul Mediterraneo sono il Dipartimento Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo, Società, Ambiente e Culture” dell’Università degli Studi di Bari e l’Istituto Tecnico Nautico Statale “Carnaro” di Brindisi più numerosi partner del cluster marittimo.
Altri partner istituzionali: Marina Militare, comando marittimo Taranto, Comune di Taranto; Comune di Giovinazzo, Comune di Gallipoli, Comune di Bari, Comune di Brindisi, Autorità di Sistema portuale mare Adriatico meridionale, Autorità di Sistema portuale mar Jonio, Assonautica Taranto, Mediateca regionale, Emys Gallipoli, Associazione Puglia e Mare Gallipoli, Capitaneria di Porto, ANMI Bari, Lega Navale Mola di Bari, Lega Navale Barletta, Mar di Levante Bari, WWF Levante Adriatico, IYFR – International Yachting Fellowship of Rotarians (Flotta Italia Sud Est) e MedReact.
Il Comitato scientifico è composto da Pino Aprile, Donatella Bianchi, Nicolò Carnimeo, Valentina Fortichiari, Fabio Fiori, Bjorn Larsson, Simone Perotti, Fabio Pozzo, Enrica Simonetti.
LE DONNE DEL MARE - VOCI FEMMINILI TRA IL MARE E LE ONDE - BARI
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Evento realizzato nell’ambito della Settimana dei Musei promosso dal MIBAC.
Le protagoniste saranno prevalentemente donne che vivono e lavorano nel mondo del mare.
EVENTO FINALE PRIMO ANNO DEL FESTIVAL “MARE D’INCHIOSTRO 2018” GIOVINAZZO (BARI)
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Quattro grandi ospiti per concludere il primo anno di navigazione in Puglia del Festival di letteratura “Mare d’inchiostro”: il 30 settembre dalle 20 evento finale 2018 a Giovinazzo presso il Bastione (Via Marina 3) di fronte alla Vedetta del Mediterraneo con “Il mare e l’avventura” in compagnia di Hugo Vau, il surfista che ha cavalcato l’onda più alta del mondo; Alex Bellini, l’esploratore che ha attraversato l’Atlantico e il Pacifico a remi; Alessandro De Rose, tuffatore da grandi altezze, unico italiano alle Red Bull Cliff Diving World Series e Fabio Zuffanti, 40 album come solista o leader di gruppi musicali, per un omaggio a Franco Battiato, grande artista del mare. Zuffanti converserà con il giornalista Antonio Gelormini e presenterà il libro “La voce del padrone. 1945-1968: nascita, ascesa e consacrazione del fenomeno” (Arcana).
Nella lunga e affollata notte, nel centro storico di Giovinazzo sarà anche inaugurata la mostra internazionale di Libri d’artista ” L’intelletto lo spirito le mani la voce: Franco Battiato nei libri d’artista” curata da Maddalena Castegnaro ed Enrico Rapinese del Presidio del Libro_Archivio del Libro d’artista VerbaManent di Sannicola (Lecce). In visione preziosi libri manufatti ed unici creati da oltre 60 artisti italiani e stranieri. La mostra sarà visitabile fino al 30 ottobre nei giorni sabato e domenica, h 11-13 e 18-21.
L’evento finale del primo dei tre anni del Festival “Mare d’Inchiostro” organizzato dai giornalisti Nicolò Carnimeo e Fabio Pozzo chiude il suo primo anno di attività portando in Puglia, per la prima volta, un ospite internazionale: Hugo Vau, 42 anni, portoghese, surfer dell’estremo, l’uomo che a Praia do Norte a Nazaré, la mecca del surf sulle onde giganti sulla costa occidentale lusitana, ha cavalcato «Big Mama», l’onda più alta del mondo (35 metri). Nel video l’impresa record attesa e preparata dall’atleta e dalla sua squadra da ben 7 anni.
Sulla terrazza affacciata sul mare della Vedetta del Mediterraneo a Giovinazzo parlerà di mare chi lo vive tutti i giorni: molto attesa la partecipazione di Alex Bellini, l’esploratore italiano che ha raccontato le sue avventure in diversi libri, da “Mi chiamavano montanaro” a “Il Pacifico a remi” (Longanesi). Non pago della traversata dell’Atlantico compiuta nel 2006, due anni dopo Bellini parte per attraversare il Pacifico a remi, sempre in solitaria. Per raggiungere l’Australia, dal Perù, ha superato dieci fusi orari, oltre diciassettemila chilometri e si è misurato con più di quindici milioni di remate. Una prova di resistenza fisica, ma soprattutto psicologica.
Alessandro De Rose, l’altro ospite dell’evento finale del festival “Mare d’inchiostro”, fa parte di quel ristretto numero di atleti al mondo che sfida il vuoto tuffandosi da 27 metri, al cospetto di scenari mozzafiato. Alessandro si è confermato fuoriclasse proprio in Puglia: ha vinto la sua prima tappa del Red Bull Cliff Diving World Series a Polignano a Mare, il 23 luglio 2017, davanti a 50 mila spettatori (tra pochi giorni la finale del circuito Red Bull, ancora a Polignano). Una settimana dopo si è aggiudicato la medaglia di bronzo ai Mondiali di Nuoto a Budapest.
Dal mare alla terra, alla nostra bella Italia. Il giornalista barese Lorenzo Scaraggi è appena rientrato in Puglia dopo il suo ultimo viaggio sul “Lungomare Italia”a bordo di Vostok100K, il camper del 1982 lo accompagna alla scoperta di storie e incontri. La sua testimonianza concluderà la serata del 30 settembre.
Gli ospiti saranno intervistati dagli ideatori e organizzatori del festival Nicolò Carnimeo e Fabio Pozzo. L’evento sarà introdotto dalla giornalista Elisa Forte.
“Il mare ha tante storie da raccontare. Noi siamo appassionati di storie di mare. Le vogliamo ascoltare e raccontare. Grandi imprese, tempeste, naufragi, tesori. Mare d’inchiostro è una caccia al tesoro dove il tesoro sono le storie”, ha sottolineato lo scrittore e giornalista Fabio Pozzo.
“Il festival può rappresentare un’occasione importante di crescita economica tanto più se le imprese – da noi puntualmente sensibilizzate- vorranno investire nella cultura del mare. Questo permetterebbe di creare un tessuto favorevole di conoscenze ma anche di passione, i due ingredienti principali della nostra manifestazione”, dichiara Nicolò Carnimeo, presidente dell’associazione La Vedetta del Mediterraneo e docente del Diritto della navigazione dell’Università di Bari.
Partner del Festival “Mare d’inchiostro” e di Vedetta sul Mediterraneo sono il Dipartimento Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo, Società, Ambiente e Culture” dell’Università degli Studi di Bari e l’Istituto Tecnico Nautico Statale “Carnaro” di Brindisi più numerosi partner del cluster marittimo.
Altri partner Istituzionali: Marina Militare, comando marittimo Taranto, Comune di Taranto; Comune di Giovinazzo, Comune di Gallipoli, Comune di Bari, Comune di Brindisi, Autorità di Sistema portuale mare Adriatico meridionale, Autorità di Sistema portuale mar Jonio, Assonautica Taranto, Mediateca regionale, Emys Gallipoli, Associazione Puglia e Mare Gallipoli, Capitaneria di Porto, ANMI Bari, Lega Navale Mola di Bari, Lega Navale Barletta, Mar di Levante Bari, WWF Levante Adriatico, Vostok100K.
Il comitato scientifico del Festival “Mare d’inchiostro” è composto da Pino Aprile, Donatella Bianchi, Nicolò Carnimeo, Valentina Fortichiari, Fabio Fiori, Simone Perotti, Fabio Pozzo, Enrica Simonetti.
Info e news su Facebook e Twitter e sul sito www.vedettamediterraneo.it.
Infoweb:
Alessandro De Rose
http://cliffdiving.redbull.com/it_IT
http://cliffdiving.redbull.com/it_IT/athlete/alessandro-de-rose
IL FESTIVAL MARE D'INCHIOSTRO: INAUGURAZIONE MOSTRA PASSENGERS A GIOVINAZZO E CONCERTO DI JAM MIGRANTE
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E’ tutto pronto per la tappa estiva del festival “Mare d’inchiostro”: l’11 luglio la mostra “Passengers” di Cesar Dezfuli a cura di PhEST sbarca alla Vedetta sul Mediterraneo (Via Marco Polo 11) di Giovinazzo. Dai ritratti fatti pochi minuti dopo il salvataggio sulla nave Iuventa per portare la realtà del fenomeno migratorio più vicino a coloro che di solito la osservano solo da una certa distanza, alla musica. Dopo l’inaugurazione della mostra (ore 19, ingresso libero), con la suggestiva scenografia naturale della balconata sul mare, sipario sul concerto di “Jam Migrante”.
L’ esperimento sonoro organizzato dal crooner pugliese Pheel Balliana ospita un’interprete d’eccezione del samba brasiliano: Valeria Oliveira.
“Mare d’inchiostro”, che ha preso il via in primavera e offrirà iniziative ed eventi nelle librerie, nelle piazze e nelle 40 scuole che hanno già aderito al progetto e al programma triennale di attività fino al 2020, continua ad arricchire l’elenco delle partnership regionali e nazionali. Questa volta scende in campo, al fianco di Vedetta sul Mediterraneo, l’associazione organizzatrice della rassegna, il prestigioso PhEST-See Beyond the Sea, il festival internazionale di fotografia e arte diventato oramai un appuntamento fisso in Puglia.
In attesa della terza edizione di PhEST che si terrà a Monopoli dal 6 settembre al 4 novembre prossimi, la mostra “Passengers” di Cesar Dezfuli, sarà l’attrazione del caffè letterario “Vedetta sul Mediterraneo” fino al 28 luglio. Dopo le prime tappe del Festival a Taranto, Brindisi, Monopoli, Torre Guaceto e Bari ora “Mare d’inchiostro” sbarca nella sua “Vedetta” a Giovinazzo con una programmazione animata da incontri, dibattiti e concerti. L’inaugurazione è alle ore 19 dell’11 luglio mentre la mostra resterà aperta tutti i giorni dalle 9.30 alle 18.30. Ingresso libero. IN ALLEGATO LA LOCANDINA e una foto dell’installazione della mostra alla Vedetta del Mediterraneo (foto di Maia Marinelli).
“Mare d’inchiostro” nasce da un’idea di due giornalisti e scrittori accomunati dalla passione per il mare, Nicolò Carnimeo e Fabio Pozzo. Il festival di Letteratura del Mare è realizzato dall’associazione “Vedetta del Mediterraneo” con il Dipartimento Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo, Società, Ambiente e Culture” dell’Università degli Studi di Bari, l’Istituto Tecnico Nautico Statale “Carnaro” di Brindisi e numerosi partner del cluster marittimo.
Nicolò Carnimeo, docente dell’Università di Bari e presidente di Vedetta del Mediterraneo, la bibliomediateca e caffè letterario di Giovinazzo, ideatore e organizzatore del Festival commenta: “In questo momento il nostro Mediterraneo vive una tragedia senza fine, c’è bisogno che artisti, intellettuali, scrittori facciano sentire la loro voce sul tema migrazioni. Il silenzio non è più ammissibile. Bisogna guidare con linfa e idee nuove una nuova forma di cittadinanza e di convivenza. Ecco perché il nostro festival ha voluto farne un momento centrale di riflessione. Del resto come ricorda una targa posta sulla facciata, la Vedetta sul Mediterraneo è dedicata a tutte le persone che scompaiono in mare”.
Maia Marinelli artista barese responsabile delle arti visive del festival racconta: Durante la Seconda Guerra Mondiale la struttura dove oggi si trova la Vedetta sul Mediterraneo è stata occupata dalle truppe Naziste. Segno di questa occupazioni è il pavimento in clementina con svastiche ora presente nella sala di esposizione che oggi, grazie alla collaborazione del PhEST, verrà utilizzata per esporre Passengers di César Dezfuli. Un lavoro composto da 118 ritratti di persone salvate da un gommone alla deriva nel Mediterraneo. Negli anni del nazismo, la paura dell’altro aveva un altro colore e un altro nome. Purtroppo le conseguenze di questo odio sono, come allora, tragiche. Un virus che attacca meschinamente, un parassita che si nutre delle paure e delle incertezze di una nazione a scapito della sopravvivenza e dignità di un’altra. Anche noi italiani ne siamo stati vittime sia all’estero (negli USA venivano e siamo tuttora chiamati Guineas che si riferisce allo stato della Guinea sulla costa Africana). César Dezfuli ci ricorda con il suo lavoro che gli emigranti siamo noi, che gli occhi di questi uomini, donne e bambini salvati dal mare sono i nostri. Che queste persone non sono numeri, sono esseri umani. Queste immagini raccolte del Mediterraneo sono il nostro specchio e riflettono anche i nostri valori e la nostra dignità. Con questa mostra e in questo luogo invito tutti a camminare sulle esperienze del nostro passato e guardare al futuro, negli occhi di questi uomini. Per non commettere gli stessi errori, non avere paura e crescere culturalmente.
LA MOSTRA RACCONTATA DALL’AUTORE
PASSENGERS di César Dezfuli a cura di PhEST sarà inaugurata con una serata evento mercoledì 11 luglio alle 19 alla Vedetta sul Mediterraneo in Via Marco Polo 11 a Giovinazzo.
Sarà visitabile tutti i giorni dalle 9.30 alle 18.30. Ingresso libero.
Il primo agosto 2016, 118 persone sono state salvate da un gommone alla deriva nel Mediterraneo, a 20 miglia nautiche dalla costa libica. Una delle tante centinaia di barche che sono state recuperate su questa via migratoria negli ultimi anni. Solo nel 2016, quando furono battuti record storici, 181,436 migranti sono stati salvati, mentre 4,576 hanno perso la vita in mare. Ma chi c’è dietro a questi numeri? Qual è l’identità delle vittime e dei sopravvissuti a questo viaggio?
Nel tentativo di dare un nome e un volto a questa realtà, di umanizzare questa tragedia, ho portato avanti un lavoro di documentazione composto da 118 ritratti di tutte le persone che viaggiavano su quella stessa imbarcazione, fatti pochi minuti dopo il salvataggio, appena saliti sulla nave di salvataggio Iuventa. Le loro facce, lo sguardo, i segni sui corpi, i vestiti o la mancanza di…tutto riflette lo stato fisico e psicologico in cui si trovano in un momento che ha già segnato la loro esistenza per sempre. Documentare ciò può servire a portare la realtà del fenomeno migratorio più vicino a coloro che di solito la osservano solo da una certa distanza.
NOTE SUL FOTOGRAFO
César Dezfuli (Madrid, Spagna, 1991) nasce in un contesto culturale misto date le sue origini ispanico-persiane e da subito è interessato a differenti realtà sociali e culturali. Durante gli studi all’università Rey Juan Carlos, dove ottiene una doppia laurea in giornalismo e comunicazione, si specializza in campo internazionale con due esperienze di studio all’estero in Polonia e Argentina, oltre a vari workshop.
Dopo le esperienze nelle redazioni di 20minutes e El Periodico de Catalunya, il suo lavoro come freelance si concentra su reportage documentari e investigativi, con particolare attenzione ai temi umanitari, ma anche alla politica internazionale e alla ricerca antropologica, combinando il giornalismo scritto con la fotografia.
Il suo lavoro è stato pubblicato in vari media come Al Jazeera, The Guardian, The Atlantic, De Groene Amsterdammer, El Mundo, El Pais, BBC, Deutsche Welle e TVE.
IL CONCERTO, Vedetta sul Mediterraneo- Giovinazzo, dalle 21. Ingresso libero
Da New York all’Africa passando per l’America del Sud, la “Jam Migrante” é un esperimento sonoro organizzato dal crooner pugliese Pheel Balliana, che da anni a cavallo tra Europa e Brasile, produce e interpreta la musica del sud del mondo. Avvalendosi della partecipazione del virtuoso dell’organo Hammond, Vito di Modugno e di una sezione ritmica completata da Mimmo Scialpi, alla batteria e Antonio Grimaldi al basso, la jam session ospiterà inoltre un’interprete d’eccezione del samba brasiliano: Valeria Oliveira. Sono invitati a partecipare tutti i musicisti professionisti, in particolar modo percussionisti, per poter salutare la terra d’Africa a noi vicina, nello spazio e nell’anima.
I PARTNER E IL COMITATO SCIENTIFICO DEL FESTIVAL “MARE D’INCHIOSTRO”
Altri partner istituzionali dell’associazione “Vedetta del Mediterraneo” organizzatrice del Festival “Mare d’inchiostro”, oltre ai già citati Dipartimento Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo, Società, Ambiente e Culture” dell’Università degli Studi di Bari e Istituto Tecnico Nautico Statale “Carnaro” di Brindisi sono: Marina Militare, Comando marittimo Taranto, Comune di Taranto, i Comuni di Giovinazzo, Gallipoli, Bari e Brindisi, Autorità di Sistema portuale mare Adriatico meridionale, Autorità di Sistema portuale mar Jonio, Assonautica Taranto, Mediateca regionale, Emys Gallipoli, Associazione Puglia e Mare Gallipoli, Capitaneria di Porto, ANMI Bari, Lega Navale Mola di Bari, Lega Navale Barletta, Mar di Levante Bari, WWF Levante Adriatico, PhEST e 40 Istituti scolatici pugliesi.
Il comitato scientifico del Festival “Mare d’inchiostro” è composto da Pino Aprile, Donatella Bianchi, Nicolò Carnimeo, Valentina Fortichiari, Fabio Fiori, Simone Perotti, Fabio Pozzo, Enrica Simonetti.
Info e news su Facebook e Twitter e sul sito http://vedettamediterraneo.it.
Info sulla mostra: www.phest.it
PRESENTAZIONE E CONFERENZA STAMPA DEL FESTIVAL DELLA LETTERATURA DEL MARE
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Tre anni per raccontare storie di mare. Fino al 2020 una grande rete blu in Puglia mette insieme istituzioni, scuole, associazioni, testimonial, scrittori e giornalisti: si sposterà da Gallipoli a Bari, da Taranto a Brindisi, da Lecce a Giovinazzo per decine di eventi. Un progetto nuovo in Puglia. Un format inedito selezionato e finanziato dalla Regione fra i 150 progetti culturali triennali.
“Mare d’inchiostro” nasce da un’idea di due giornalisti e scrittori accomunati dalla passione per il mare, Nicolò Carnimeo e Fabio Pozzo. Il festival di Letteratura del Mare è realizzato dall’associazione “Vedetta del Mediterraneo” con il Dipartimento Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo, Società, Ambiente e Culture” dell’Università degli Studi di Bari, l’Istituto Tecnico Nautico Statale “Carnaro” di Brindisi e numerosi partner del cluster marittimo.
Decine gli eventi territoriali in scuole, piazze e librerie con grandi ospiti nazionali e internazionali. Tre gli eventi regionali: a Taranto «Avventura e sfida», a Bari «Il mare e le donne» e a Brindisi «Il mare e l’avventura».
Sono già 40 le scuole aderenti alla Rete del Festival coordinata dalla professoressa Lucia Schiralli. Nicolò Carnimeo, presidente di Vedetta del Mediterraneo, la bibliomediateca e caffè letterario di Giovinazzo, ideatore e organizzatore del Festival ha raccontato come “la rete blu stia crescendo vorticosamente e come le richieste da parte di docenti e dirigenti di far parte del progetto è segno dell’interesse (sopito) che le nuove generazioni nutrono nei confronti del mare”. “Le scuole ospiteranno i nostri testimoni del mare e con loro saranno i protagonisti del concorso: saranno realizzati elaborati che insieme ai racconti di tutti i testimonial saranno pubblicati in un libro”.
Protagonisti delle tappe nelle scuole saranno, tra gli altri, Giambattista Bello biologo ed esperto di cefalopoli, Roberto Ferrarese campione di vela, Elena Sacco scrittrice, Maia Marinelli artista barese responsabile delle arti visive del festival, Rita Auriemma archeologa subacquea, Pasquale Salvemini del Wwf, Romano Sauro nipote di Nazario impegnato a viaggiare tra 100 porti, Vito Antonio Loprieno che racconta le nostre tradizioni legate al mare, due storici della marineria Pasquale Trizio e Vincenzo d’Acquaviva, Antonella Berlen artista e Tani Scanni medico che fotografa il mare.
“Il nostro simbolo è un faro e il faro appare appieno nel nostro sigillo – ha detto nel corso della conferenza stampa Antonio Uricchio, rettore dell’Università di Bari – Il mare per l’Università è centrale nella didattica, nelle relazioni mediterranee, nell’idea di terza missione, cioè nel rapporto con il territorio. Amare il mare significa anche poterlo raccontare e attraverso “Mare d’inchiostro”, la costruzione di un percorso di laurea, attività spinte sulla biodiversità marina noi intendiamo rilanciare questo forte impegno della nostra istituzione. Questo festival è un’esperienza nuova e ci auguriamo possa diventare una presenza fissa in Puglia e contribuire a catturare presenze. Non è un inchiostro nero, ma blu e verde, i colori della nostra Puglia con i suoi 850 km di costa che ci rendono uniche come regione”.
“La Regione lo finanzia perché lo ritiene strategico – ha spiegato Aldo Patruno, Capo Dipartimento Turismo, Economia della Cultura della Regione Puglia – Mi piace sottolineare che questo è un festival che non c’era e noi abbiamo selezionato anche molte iniziative che introducono elementi specifici ed originali. Mare d’inchiostro mette assieme ricerca scientifica, letteratura e si intreccia con il fattore lettura, per noi cardine della nostra politica. E ancora: con il racconto contribuisce all’identità della Puglia. La nostra identità meticcia così come è stata definita da Alessandro Leogrande. E cosa c’è di più meticcio se non il mare per creare ponti? L’ente non è solo finanziatore ma ha fatto una precisa scelta di partnerariato, di condivisione di progetto selezionando questo Festival tra i 150 progetti scelti faticosamente”.
Fabio Pozzo, giornalista e scrittore cofondatore del Festival con Nicolò Carnimeo ha annunciato quali sono finora gli ospiti big invitati agli eventi regionali.
“Vogliamo raccontarvi storie di mare e ve li faremo raccontare dai protagonisti. Penso per esempio a Giovanni Soldini. A lui ho chiesto che cosa rappresentasse l’avventura. La risposta è: continuare la scoperta. Ma penso anche ad altri nomi Hugo Vau, impavido e abilissimo surfista che ha sfidato sulla sua tavola Big Mama, quella che viene considerata l’onda più alta del mondo. L’ha aspettata per 7 anni. Poi, finalmente, la sfida all’onda dei record è avvenuta a Nazeré, nella zona dell’Estremadura portoghese. Penso anche al velista argentino Santiago Lange che ha vinto la medagli d’oro alle ultime olimpiadi di Rio nel 2016. Le ha vinte insieme a Cecilia Carranza di 27 anni che era in coppia con lui a bordo. Ma le ha vinte anche dopo aver sconfitto un cancro. Si prepara per le Olimpiadi di Tokyo e vi parteciperà quando avrà 57 anni. L’età conta? Non per lui”. “Simone Bianchetti, un mio amico che non c’è più – ha concluso Pozzo – mi raccontava che il mare, le barche hanno tante storie da raccontare: basta saperle ascoltare prima che volino via come farfalle”.
Lo scrittore marinaio Simone Perotti attraverso un video ha sottolineato perché “Mare d’inchiostro” è un festival necessario, soprattutto in Puglia, terra di mare. “Di letteratura del mare si parla poco, se ne parla male, si scrive abbastanza poco, si legge pochissimo e questo ci impedisce di sapere, sentire, conoscere la storia, l’emozione e la suggestione del mare attraverso le pagine di un libro che è l’unico modo per conoscere quell’invisibile che altrimenti non si conoscerebbe mai Era qualcosa che non c’era, che serviva. E servirà soprattutto domani quando la reminescenza del mare, della letteratura ci servirà per vivere”.
Partner del Festival “Mare d’inchiostro” e di Vedetta sul Mediterraneo sono il Dipartimento Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo, Società, Ambiente e Culture” dell’Università degli Studi di Bari e l’Istituto Tecnico Nautico Statale “Carnaro” di Brindisi più numerosi partner del cluster marittimo.
Altri partner Istituzionali: Marina Militare, comando marittimo Taranto, Comune di Taranto; Comune di Giovinazzo, Comune di Gallipoli, Comune di Bari, Comune di Brindisi, Autorità di Sistema portuale mare Adriatico meridionale, Autorità di Sistema portuale mar Jonio, Assonautica Taranto, Mediateca regionale, Emys Gallipoli, Associazione Puglia e Mare Gallipoli, Capitaneria di Porto, ANMI Bari, Lega Navale Mola di Bari, Lega Navale Barletta, Mar di Levante Bari, WWF Levante Adriatico.
Il comitato scientifico del Festival “Mare d’inchiostro” è composto da Pino Aprile, Donatella Bianchi, Nicolò Carnimeo, Valentina Fortichiari, Fabio Fiori, Simone Perotti, Fabio Pozzo, Enrica Simonetti.